Pepe

Iquitos, Perù 2009

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®Boca Pequena

Sono molto lieto di scrivere questa introduzione su questi dieci incredibili giorni di una vera avventura di vita. E’ stato uno dei migliori workshop in questi ultimi anni. Il corso di Iquitos ha aperto una nuova grande finestra di opportunità sia per il mio lavoro come maestro che come fotografo. Adoro quando arrivo in un luogo straripante di vita quotidiana e posso facilmente immergermi dentro senza nessuno che mi faccia domande, che mi chieda soldi o che si nasconda per evitare d’essere fotografato. Eravamo dei Re! Nessuno ci prestava attenzione, e quando lo facevano, erano molto cortesi e aperti. A volte io e gli studenti ci guardavamo increduli. L’unica cosa che riuscivamo a mormorare era: ”Questo luogo è incredibile!” E realmente lo era.

Ogni giorno incominciavamo ad andare in giro guidati dai nostri tassisti di motociclette che ci facevano anche da guardie del corpo. Abbiamo fotografato in quartieri circondati dall’acqua, porti dove gli scaricatori laboriosi e instancabili continuano a caricare e a scaricare mercanzie; abbiamo ritratto popolazioni indigene intrattenere turisti con ciò che rimane della loro cultura. Dovunque animali. Questi ultimi hanno giocato un ruolo importante in questo workshop. Animali selvaggi catturati e venduti nei mercati, altri che vivono in una zona protetta dopo essere stati liberati dalle grinfie dei bracconieri. Pepe, la scimmia dallo sguardo umano è diventata immediatamente il nostro eroe e ha dato il nome al gruppo. All’inizio ci piaceva a tutti scattare foto. Alcuni minuti dopo scappavamo tutti per evitare il suo comportamento aggressivo che consisteva nel voler tirare i capelli a chi gli si presentasse a portata di zampa. L’unico che non aveva niente da preoccuparsi era il nostro caro Garry che aveva una bella testa pelata.

I due giorni d’avventura Amazzonica sono stati molto speciali. Il passaggio lungo il fiume ci ha dato l’idea della vastità di questi fiumi maestosi e una buona idea della gente vive in questo territorio enorme. La visita all’interno della foresta è stata un’incredibile lezione d’apprendimento su come la natura riesce ad adattarsi.

Dopo le difficoltà iniziali su come entrare in sintonia con questa realtà inusuale, ogni fotografo ha incominciato a capire come approcciare la realtà. Ogni studente ha creato un corpo di lavoro molto personale che rivela allo stesso tempo la visione soggettiva di ogni studente e la sua capacita di rapportarsi con i propri soggetti. Guardando le immagini di Birgit, Boca Pequeña, Garry e Juan Carlos e leggendo i loro commenti capirete meglio cosa voglio dire. Da ripetere!

EB

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