Tudo Bem Bahia
Salvador de Bahia, Brasile 2012
Tempo di riflettere, di rivedere l’anno intenso che ho vissuto e che sta per chiudersi con l’ultimo workshop qui a Bahia.
Con Stan ci conosciamo bene: credo che sia al suo quinto workshop assieme. Ci siamo appena visti a Seattle per la mia presentazione ed il workshop di editing. Gli ho chiesto espressamente di portare le sue foto migliori scattate in tutti questi anni. Voglio capire se riesco ad intravedere un filo conduttore nel suo lavoro.
Il workshop inizia e riusciamo ad alternare le fasi di ripresa a quelle di editing delle sue foto brasiliane. Nel tempo libero guardiamo, poco a poco, i vari “capitoli” de suo lavoro: Guatemala, India, Messico, Italia, Francia, metropolitane del mondo.
Provo a rompere la sua testardaggine e cerco di aiutarlo anche se a volte resiste tenacemente.
Stan mi aiuta con molto amore ad apportare cambi importanti nella sequenza del mi prossimo libro Isla. Sono come mosse di una partita a scacchi che scegliamo fra possibilità quasi infinite. Riusciamo ad apportare dei cambi sottili ed importanti.
Alla fine ci sentiamo entrambi soddisfatti. Stan ha adesso una sessantina d’immagini con cui incominciare il puzzle di una possibile sequenza futura.
Condivido con lui la mia amata campagna bahiana: pescatori, contadini, galli e molti bambini. Mi diverto nel vedere durante gli editing giornalieri che Stan sta fotografando nature morte e paesaggi che solo fino a qualche giorno fa sarebbe stato impensabile per un fotografo che spesso ama scattare senza neanche guardare nel mirino. “Voglio addolcire il mio sguardo”, mi dice. Sorrido. Anche lui è piacevolmente sorpreso. Ai suoi attimi urbani di gente un po’ alienata, spesso vicina e lontana allo stesso tempo, incominciano a trasparire momenti rurali più contemplativi, dolci, teneri che danno spazio alla speranza. Sorrido nuovamente.
Tudo Bem Camarada. EB