Galleria One Layered Image
San Miguel Allende, Messico 2004
® David Spratte
® Eloisa Nisimura
Mai prima d’ora, parole come ordinaria o immagine con un solo strato sono state così dolorose e piene di significato allo stesso tempo.
Che cosa ti fa rimanere in un workshop dopo che al primo giorno ti viene detto che le tue foto sono piatte e letterali?
Mi viene alla mente una risposta: il dono dell’insegnamento. Quante volte abbiamo sentito un maestro dirci: “Ordinaria e foto con un solo strato?”
Altri fotografi me l’avevano detto in passato, ma probabilmente non tutti hanno il potere di trasmetterlo, o forse non era il momento giusto, o forse io non ero pronta.
E poi improvvisamente, la vita ti mette nel posto giusto e nella giusta frequenza.
Per me è molto importante sentirsi ispirati. E’ stato meraviglioso avere avuto la possibilità d’incontrarti Ernesto perché sei così appassionato con la fotografia; l’intensità della tua maniera di vivere è contagiosa. Credo di non sbagliarmi nel dire che ci hai ispirato tutti noi ad avere l’entusiasmo e la pazienza necessarie per fare foto ogni giorno. E’ stato molto speciale far parte di questo gruppo in cui ci siamo sentiti tutti complici dal momento che abbiamo scattato le prime foto fino alle ultime sessioni d’edizione.
Credo che la cosa migliore che ci hai insegnato sia stata ad aprire gli occhi. Sento che è stata una grande conquista come l’esperienza di vita che tutti abbiamo vissuto. Ritengo che se riusciamo a vivere la nostra vita le foto verranno. E’ un qualcosa di cui sempre essere riconoscenti.
Adesso sento un grande desiderio di mostrarti le nuove fotografie che scatterò. Spero che ce ne siano almeno alcune multi strato. Eloisa Nisimura
® Isabel Devalle
® Kara Sprinkle
® Kay Price
Mentre uscivo dalla porta di casa per prendere il mio volo per San Miquel de Allende ho deciso di mettere la mia Diana nella borsa fotografica. All’inizio dell’estate avevo preso in mano questa macchina fotografica di plastica degli anni ’60 a una vendita immobiliare locale per cinque dollari. Volevo portarla con me come fotocamera extra per le mie fotografie di viaggio e solo per divertimento mentre ero in Messico per il mio workshop di film in bianco e nero con Ernesto Bazan. Per i primi giorni di workshop ho scattato con la mia Nikon N80 e ho anche scattato qualche 120 rullini con la Diana. Durante le sessioni di critica quotidiana con il nostro gruppo di workshop ed Ernesto sembrava che le mie stampe di Diana avessero un aspetto più interessante e misterioso rispetto alle molteplici pile di stampe che avevo scattato con l’N80. Dopo un paio di queste sessioni di critica Ernesto mi ha incoraggiato a girare solo con la Diana per il resto del workshop. Per il resto della settimana ho usato la Diana da cinque dollari come fotocamera principale. La macchina sembra un giocattolo, è piccola e discreta e nessuno ti prende troppo sul serio quando la alzi all’altezza degli occhi. Le mie stampe in questo libro sono state tutte scattate con la fotocamera Diana. Per me, le stampe hanno un fascino vintage e l’aspetto di una vecchia istantanea. Si spera che, attraverso la mia lente di plastica, ho catturato l’essenza e la grazia che ho visto che è il vecchio Messico. Kay Price
® Lizzie Thompson
Dopo quindici ore di viaggio in macchina, aereo e autobus sono arrivata a San Miguel de Allende, in Messico… La mattina seguente mi sono incamminata verso il centro per sentire la vita messicana. Potevo vedere il mio respiro nell’aria mentre le mie caviglie traballavano per le strade di sampietrini. Bambini nelle loro uniformi bianche e blu si avviavano a scuola. Un autobus inghiottiva le strade strette con le sue dimensioni e il rumore. Nubi di vapore salivano dalle piccole cucine ambulanti per strada. Il movimento della vita messicana sembrava incantato, bello, misterioso e completamente diverso dalla mia solita maniera di fare le cose.
Sapevo che sarebbe stata un’esperienza che non avrei dimenticato presto. Cosa non mi aspettavo sono i ricordi indelebili della cultura e della fede messicana, i miei amici del gruppo One Layer Picture, e il contagioso spirito del nostro maestro Ernesto Bazan. Questi ricordi continueranno a vivere nelle nostre fotografie, nei nostri cuori e nel nostro spirito come ricorderemo il tempo trascorso alla ricerca di momenti speciali che comporranno il futuro libro del gruppo.
Le mie foto di San Miguel de Allende, che rappresentano fede, devozione e duro lavoro sono dedicate a mio nonno Richard Marcellous Harrison che mi ha insegnato l’arte della perseveranza, di non gettare mai la spugna nei momenti difficili. Mi ha dato prova che ogni cosa sia possibile con fede, duro lavoro e generosità verso gli altri. E soprattutto, il suo cuore generoso mi ha incoraggiato e guidato attraverso tutti i miei viaggi. Con amore Lizze Thompson
® Luda Ketslakh
Il workshop a San Miguel, in Messico, con il conosciuto fotografo e maestro Ernesto Bazan, è stata la settimana più memorabile della mia vita fotografica. Girovagare per le belle strade di sampietrini della vibrante città coloniale e cercare momenti magici è stata una missione ardua, ma soprattutto è stata una grande sfida soddisfare le aspettative che aveva Ernesto rispetto alle nostre fotografie.
Ero ansiosa di dovermi confrontare con Ernesto Bazan, celebre e brillante fotografo, che è ha ricevuto prestigiosi premi. E’ stato un privilegio incontrare un uomo umile, un essere umano eccezionale. Ernesto ci ha aperto il suo cuore e la sua mente, ha condiviso la sua conoscenza e l’amore per la fotografia.
La determinazione d’Ernesto d’elevare la nostra abilità tecnica e far crescere la nostra competenza fotografica ha un livello più alto è stata straordinaria. Allo stesso tempo, il suo incoraggiamento e la sua fiducia delle nostre capacità ci hanno fatto sentire entusiasti e desiderosi di andare oltre le aspettative.
Ernesto, con il suo occhio allenato per cercare la foto speciale – invece delle solite foto carine – ha introdotto il concetto di “vera fotografia della strada” e ci ha dimostrato come elementi minori, secondari possano contribuire alla creazione di una fotografia distinta.
La mia maniera di vedere non sarà la stessa dopo quest’eccezionale settimana a San Miguel. Ludmilla Ketslakh
® Sandy Luger
Lavorare con Ernesto Bazan è stata una delle esperienze più illuminanti e, per molti aspetti, difficili nei molti anni in cui ho frequentato i workshop. Ernesto è sia un insegnante meraviglioso che un artista molto esigente. Ha stabilito standard molto elevati per la classe e li ha mantenuti per tutta la settimana. Era costruttivo nelle sue critiche senza essere umiliante. Ho imparato molto da Ernesto sulle differenze di stile e di visione. Ho anche imparato una visione considerevole del mio senso di ciò che volevo trasmettere attraverso la creazione di immagini. Ho concluso che sono più un fotografo documentarista che vede e registra ciò che è evidente senza interpretazione o considerazione dell’elemento aggiuntivo che rende l’immagine una storia. Invece di essere scoraggiato, sono venuto via con nuove conoscenze su ciò che rende un’immagine più di una normale registrazione di un momento nel tempo. Ho partecipato a più di 10 workshop. Quello di Ernesto è stato particolarmente unico nel modo in cui ha coinvolto l’intera classe nel processo di editing sia del proprio lavoro che del gruppo nel suo insieme. È l’unico insegnante, secondo la mia esperienza, che ha coinvolto la classe nel prendere le decisioni finali sul lavoro da inserire nella presentazione delle serate finali. Molte volte il gruppo non era d’accordo con Ernesto e lui è stato così gentile da accettare il consenso. Questa esperienza, imparare a modificare un corpus di lavoro, è stata un evento seminale per me. L’opportunità di lavorare con un gruppo di fotografi molto creativo e attento è stata entusiasmante. Ho imparato molto dai miei compagni. Una nota speciale. Mi sono riconnesso con un amico Vidal Berrones che era anche lui in classe. Vidal è un uomo per tutte le stagioni, un buon amico e un grande fotografo. Sandy Luger
® Tom Price
Fotografare è vedere il mondo in maniera nuova. Periodicamente, devo abbandonare il mondo creativo degli altri che ho trovato nelle fotografie delle prove di gruppi teatrali, e avventurarmi in un nuovo spazio dove i miei “trucchi” non funzionano più.
E’ un paese delle meraviglie, ma come si può catturare la sua magia? E’ com’essere un po’ dopo l’asilo, probabilmente in terza elementare. Pensi di sapere quello che stai facendo però in realtà non è così.
Il Santa Fe workshop in San Miguel de Allende ha riunito alcuni di noi alunni di terza elementare. Era il mio quarto workshop e l’amicizia che ci ha legato durerà nella nostra memoria se non in persona….
In tutti i workshop che ho seguito, la persona più memorabile era il nostro “leader”. E ognuno ci ha dato un regalo unico.
Il regalo d’Ernesto è stato farci vedere per potere editare le nostre immagini – un regalo prezioso.
Fotografare è vedere il mondo in una nuova luce, ma qualche volta è veramente nuovo. Thomas Price
® Vidal Berrones
Studiare fotografia con Ernesto Bazan non è solo fare click. Ho imparato a vedere la vita attraverso la mia macchina fotografica. Ho anche sviluppato qualità nascoste: vedere, osservare, cercare, attendere, apprendere. Solamente se avevo veramente tempo facevo scattare l’otturatore.
Ricordo che le sessioni di critica e di edizione ogni mattina erano molto interessanti…Una mattina Ernesto stava facendo l’editing di un altro alunno. Gli ho chiesto quale fosse la relazione fra dei cavalli in aperta campagna e alcuni bambini correndo in un parco. “Non vedo la sequenza” gli ho detto.
E Bazan con la semplicità e la tranquillità che lo caratterizzano mi ha risposto: “ La vita, fratello mio. Semplicemente la vita.”
Quella risposta ha cambiato la mia maniera di fare fotografie. Vidal Berrones