Lost and Found in Bahia

Salvador de Bahìa, Brasile 2015

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® Calvin Chen

 

Stiamo viaggiando lungo le strade sterrate e dissestate di Bahia, ascoltando le chiacchiere in spagnolo di Ernesto e Sandra. Guardo fuori dalla finestra, verso le colline cosparse di mucche bianche abbaglianti e di uccelli che sembrano degli angeli. Mi chiedo se tutto ciò che vedo assomiglia al paradiso. Una frase di Ernesto si sofferma nella mia mente: “La fotografia è scattare con il cuore, avendo l’anima collegata alla tua macchina fotografica.” Questo è ciò che rende i workshop di Ernesto molto speciali per me: trascendono la fotografia e si tuffano in un regno spirituale, nella magia pura!
E’ con il cuore pesante che ritorno a casa. Mi mancheranno gli abbracci terapeutici di Sandra, la conoscenza enciclopedica di David su tutto lo scibile, gli sconosciuti che sono diventati rapidamente la nostra famiglia. Le mie immagini mi continueranno a ricordare di come la vita possa essere semplice e bella. Riemergo in superficie come un migliore fotografo, e, soprattutto, come una persona migliore. A presto Ernesto.

Con amore, Calvin Chen

 



 

 

® David Salmanowitz

 

Cavolo, è proprio difficile scrivere eloquentemente come altri hanno già fatto che questo workshop è stato una grande esperienza. Ernesto è pieno di vita e di passione che è mirabilmente in grado di trapassare ai suoi studenti, e, con il trascorrere della settimana, era molto evidente, mentre le foto selezionate diventavano sempre più forti, che tutti stavamo apprendendo e che stavamo applicando la lezione alle nostre foto. Sembra abbastanza semplice, ma sentirsi dire ripetute volte di scattare quello che sentiamo nel nostro cuore, altrimenti perché scattare? In realtà sono stati alcuni dei migliori consigli che abbia ricevuto considerando che tutta la grande arte e la musica viene dal cuore e dalla passione, altrimenti è solo un po’ di vernice su una tela o alcune note musicali gettate per aria, ma quando le cose vengono fatte con passione diventano vive.
Le critiche giornaliere sono state preziose, ho apprezzato enormemente i consigli di Ernesto e degli altri studenti. Avere detto cosa potrebbe funzionare e ciò che non funziona, ha fatto parte del processo per permetterci di cercare belle possibilità fotografiche e, auspicabilmente, coglierle. La qualità del lavoro di tutto il gruppo è stata veramente da far venire i brividi!

Che così tante persone ritornino a seguire un workshop dopo l’altro con Ernesto può significare due cose: che sono stupide o semplicemente l’opposto, da come la vedo io, abbastanza intelligenti perché sanno che saranno parte di una meravigliosa esperienza di apprendimento. Fanno anche parte della famiglia della BazanPhotos workshops, e so bene quanto siamo fortunati e privilegiati a far parte di questa famiglia.
Ho apprezzato moltissimo stare con tutti, per i molti momenti divertenti e i ricordi meravigliosi. C’era, come dire, un cameratismo nello bere le caipirinha, forse più per alcuni che per altri. Hah, hah

Abbiamo condiviso molti ricordi speciali – un vero understatement! David Salmanowitz

 



 

 

® Elke VanRulo

 

Ultimamente ho notato che avevo iniziato a fare affidamento su coseche so come fare funzionare fotografando piuttosto che scattare con il cuore. Cercando un workshop fotografico che mi spingesse fuori dai miei confini e che m’ispirasse, mi sono imbattuta nei commenti online degli studenti dei workshop di Ernesto Bazan. Leggendo ogni commento con crescente entusiasmo, sono rimasta sorpresa dalla qualità delle gallerie fotografiche di ogni gruppo e ho deciso di partecipare al workshop di Bahia con Ernesto nel mese di settembre. Dopo che i miei amici Brendan e Maarten erano ritornati dal workshop assieme a lui della Pasqua in Sicilia la scorsa primavera con commenti positivi, sapevo che questo workshop sarebbe stato speciale e lasciandomi alle spalle tutti i dubbi mi sono imbarcata sull’aereo per il Brasile dieci giorni fa.

Ernesto è un’anima buona, ed è allo stesso tempo un grande fotografo e un mentore eccezionale. Combinando la sua dolce onestà e rilevando con diligenza ciò che funziona nelle tue foto e, beh, quello che per lo più non funziona, ho lentamente iniziato a riconoscere i momenti che mi parlavano dentro il cuore nel caos accattivante di Bahia.
Aprirsi per ciò che veramente ci muove è un processo continuo di auto-riflessione, focalizzazione e ri-focalizzazione. Per catturare l’essenza di quei momenti in maniera poetica e sottile ci vuole pazienza. Ma con il duro lavoro, la fede, mantenendo la calma e con i preziosi consigli di Ernesto e dei miei nuovi compagni del gruppo “Lost and Found”, mi sono nuovamente innamorata della fotografia.

Stasera sono sulla strada di casa con il prezioso dono di una rinnovata ispirazione. Mi chiedo come questo primo workshop con Ernesto cambierà il mio lavoro fotografico con le famiglie con cui lavoro. Mentre il cielo si oscura fuori, mi sento leggera dentro e profondamente grata a molti di voi.
Grazie David Salmanowitz per esserti preso cura di me. Grazie a voi studenti del gruppo “Lost and Found” per condividere il vostro lavoro straordinario, per l’editing delle mie foto nel modo in cui l’avete fatto e per avermi fatto sentire che questa “bebè” appartenesse al gruppo. Grazie amici delle caipirinha per le lunghe conversazioni speciali, le lacrime occasionali e molte, molte risate e tutti gli abbracci che abbiamo condiviso. Avete potenziato il mio livello di energia molto di più delle ore extra di sonno che abbiamo perso. So che le nostre strade s’incroceranno di nuovo, per ora cerco di vedere la bellezza attraverso la pazienza.
Grazie, Ernesto, per la tua guida premurosa, per avermi fatto conoscere Bahia in modo così unico, personale e per me commuovermi così profondamente con il tuo nuovo progetto sulla tua famiglia. Sei unico! Spero di partecipare ad un altro workshop assieme a te in futuro. Grazie a mio marito David per il suo amore e la devozione per la nostra famiglia e per la gestione magica di un calendario folle per far si che potessi partecipare al workshop in un momento fondamentalmente molto complicato. Elke Van Rulo

 



 

® Frank Baudino

 

Questa è stata la mia terza visita a Salvador de Bahia e ho avuto la fortuna di avere l’opportunità di tornare in questa bellissima zona e l’isola di Itaparica e la città coloniale di Cachoeira. Sono rimasto nuovamente affascinato dalla cordialità e dall’apertura del popolo brasiliano e de loro onnipresente segno del “pollice in su”. La gente era raramente timida a essere fotografata, soprattutto nelle zone rurali. Coloro che vivono in piccoli villaggi di pescatori hanno così poco ma erano sempre ben disposti a condividere una parte della loro vita.
Come nei workshop passati, ho imparato molto analizzando le foto e sentendo le critiche da parte dei miei compagni. Abbiamo avuto una vasta gamma di visioni fotografiche che andavano da foto astratte a immagini personali. Indipendentemente dalle differenze del nostro approccio fotografico, i commenti di Ernesto sono stati sempre molto utili, onesti e incoraggianti. Ci ha aiutato a editare le nostre immagini selezionando solamente le migliori. Abbiamo avuto anche l’opportunità di vedere i lavori passati di altri studenti e dei progetti di libri futuri d’Ernesto e di Juan.

Spero di ritornare presto a Bahia. Frank Baudino

 



 

 

® Linda Hollinger

 

Grazie Ernesto ancora una volta per un workshop stupendo. La magia di Bahia mi ha spinto a tornare una seconda volta e a esplorare più a fondo un luogo che di cui mi ero già innamorata.
Grazie ai miei compagni del gruppo “Lost and Found” per condividere le vostre belle immagini e per le vostre critiche costruttive durante le nostre sessioni di editing e per il “caipirinha club” con tutte le sue meravigliose storie e immancabili risate!
Grazie Ernesto per la tua guida e la tua pazienza insegnandoci a rallentare il ritmo e a vedere con il cuore la poesia che circonda nella nostra vita quotidiana. Torno a casa con lo spirito rinnovato e con la speranza di continuare a imparare e a crescere.
Linda Hollinger

 



 

® Mark Caceres

 

A volte l’immagine che ci rimane è una che non hai scattato. In questo workshop ci sono state tante immagini belle e commoventi scattate dai tanti fotografi pieni di talento presenti. Ma l’immagine che distilla l’esperienza di Bahia, non è nessuna di queste. E’, invece, un ricordo. Un momento in cui ho visto Elke andare a piedi lungo la strada di mano in mano con due ragazzine in un piccolo villaggio. Quest’immagine mi ha detto qualcosa sull’abbattimento delle barriere, sulla necessità universale di dare e ricevere amore, sulla connessione con altri esseri umani, senza l’impedimento delle parole. Sebbene questa immagine sia stata la più forte per me, ho visto in altri scorci questa stessa connessione tra estranei. Sandra teneramente baciare una ragazza sulla guancia. Calvin ridere con alcuni ragazzini e poi dargli pacche sulla testa. Ernesto offrire vestiti e cibo a delle famiglie che vivono in umili circostanze. Santi dando foto Polaroid a dei bambini, a delle coppie, e anche ad una squadra di calcio. E sono sicuro che abbia perso altri momenti ugualmente toccanti.
Ricorderò questo workshop maggiormente per quei momenti che per le immagini create dal gruppo, che, come chiunque può vedere, sono belle e poetiche rappresentazioni del mondo davanti a noi. Grazie a Ernesto e ai miei nuovi amici per il dono di tutti questi momenti.
Mark Caceres

 



 

 

® Monica Jimenez

 

Ernesto, ancora una volta, grazie per aver reso questo workshop molto più che solo fotografia. Starti vicino è una lezione quotidiana di umanità e gentilezza. Hai una maniera meravigliosa di mostrare affetto e di far sentire alla gente che è apprezzata. E’ facile capire perché tutti ti accolgono nei loro cuori e nelle loro case.
Non ho nessuna intenzione di scrivere sulle tue doti come mentore, perché credo che gli altri membri del nostro gruppo, “Lost and Found”, l’abbiano fatto splendidamente. Vorrei invece parlare delle tue capacità nel creare un team di alta qualità. Non so come ci riesci, ma con ogni gruppo di ogni workshop che ho frequentato, si sviluppa immediatamente un forte legame e una grande sinergia. Si crea un ambiente caloroso e umile allo stesso tempo. Attorno al tavolo di edizione festeggiavamo appassionatamente ogni buona immagine, indipendentemente da chi l’avesse scattata. Completamente consapevoli di quanto sia difficile catturare una fotografia che vada al di là, tutti noi ci siamo sentiti veramente felici quando qualcuno è stato in grado di vedere e catturare la magia di un momento specifico.
Condividendo il tuo lavoro personale e incoraggiando gli altri a fare lo stesso, arricchisce l’esperienza di apprendimento, promuove la partecipazione di tutti e la crescita, e, in molte occasioni, è stato bello ascoltare i commenti molto speciali e importanti che venivano fuori.

A livello personale, ti ringrazio per avermi insegnato la pazienza e la perseveranza, e per farmi ricercare quei momenti che continuano a risuonare ancora dentro di me. Ho letto innumerevoli volte il testo dal tuo libro “Bazan Cuba” che parla della pazienza. Non ho più paura. La primavera arriverà … Monica Jimenez

 



 

 

® Sandra Pereznieto

 

In un primo momento, “Lost and Found”, sembrava un nome legato all’incapacità di incontrarci fra noi, e non ero del tutto convinta che avrebbe funzionato, ma mentre passavano i nostri giorni a Bahia, il nome ha iniziato a significare tanto per me. Questo è il mio quinto workshop con Ernesto e mi continuo a sentire così persa, a volte, e solamente in alcuni momenti belli sento di trovare veramente la mia strada. Per me è sempre stata una danza ritmica fra momenti di fallimento a quelli di successo e di nuovo di fallimento, o viceversa, ma con l’insegnamento gentile, onesto e rigoroso di Ernesto, mi sono resa conto che il successo arriva solo quando sono in grado di collegarmi con me stessa, quando le immagini vengono da dentro, dalla mia anima; e quando questo non succede, mi sento persa e il fallimento è solo una conseguenza della mia confusione. Quindi, per me, “Lost and Found” non si applica solo alla fotografia, ma alla vita stessa, e sappiamo tutti che i workshop di Ernesto non sono solamente fotografici: sono corsi di vita.
Fin dal primo giorno, durante il flusso delle sessioni di editing ardue e intense, ho iniziato ad apprendere molto di più di quanto mi aspettassi; ho sentito la vicinanza di persone di cui non conoscevo nulla, ma che ero in grado di ammirare attraverso le loro immagini piene di sentimenti; ho provato empatia per le immagini che, come molti delle mie, non funzionavano, ho potuto espormi alla frustrazione e allo scoraggiamento di altri. Ho condiviso la genuina felicità quando qualcuno è stato in grado di trovare la sua l’anima e mi ha toccato attraverso il suo lavoro. Mi sono ritrovata a camminare come un adolescente assieme ai miei coetanei, a godermi la vita, a provare stupore per i luoghi e le persone che Ernesto condivide gentilmente con i suoi studenti. Ho trovato complicità attraverso la nostra passione comune per la fotografia, ho conosciuto famosi fotografi di cui non avevo mai sentito parlare, ho visto dei paesaggi mozza fiato, sorrisi infantili che mi hanno fatto venire voglia di mettere da parte la mia macchina fotografica per un attimo e andare a giocare con loro, e, ancora più importante, ho trovato delle belle amicizie attraverso molte risate e lunghe chiacchierate, che so che rimarranno per sempre nel mio cuore.

E alla fine, ancora una volta, mi sono ritrovata, almeno in un paio di momenti preziosi dove tutto scompare, con la mia anima abbracciando un’altra anima con la fotografia. Quindi, come ho già detto prima, continuo a vedere Ernesto come un mago che, grazie alla sua personalità amorevole e premurosa, ci guida tutti lungo un percorso che nessuno dovrebbe perdersi. Grazie Ernesto per così tanto, per la tua generosità, per la nostra vera amicizia, per i nostri colloqui eterni, e grazie a tutta la gente del gruppo “Lost and Found”, ognuno di voi ha fatto la differenza in questo workshop. Grazie alla mia cricca ridente della caipirinha, per la gioia, l’amore, gli abbracci, le risate e i momenti che scriveranno un capitolo molto speciale nella storia della mia vita. Ci incontreremo di nuovo, e riproveremo a fotografare, a danzare di nuovo nelle onde ritmiche della vita e della fotografia. Fino allora mi mancherete tutti dolcemente. Sandra Pereznieto

 



 

 

® Santiago Llobet

 

Questo workshop a Bahia è stato il mio secondo workshop qui e il mio terzo con Ernesto. Devo dire veramente che apprendere fotografia con Ernesto Bazan mi ha completamente cambiato. Ho improvvisamente trovato un nuovo universo da esplorare e non solo nei luoghi dove andiamo, ma anche con le persone che vengono al workshop. Ho trovato un gruppo di persone con cui posso viaggiare e sentirmi a proprio agio e che posso chiamare amici, anche se c’incontriamo solo di tanto in tanto.

E’ incredibile come Ernesto attira questo tipo di persone che sono appassionate di fotografia e, al tempo stesso, molto sensibili e disponibili. Partecipare a questi gruppi è sempre un piacere per me e un evento fortunato che non posso far mancare nella mia vita.
Non mi sentivo molto bene in quei primi giorni. Alcuni piccoli problemi di salute mi hanno impedito di dare il 100% di me stesso durante l’esperienza, ma è stato facile collegarmi con il gruppo che sembrava essere lì a condividere ogni minuto di questi momenti speciali che la vita ti da durante il viaggio.
Non è stato solamente il contatto con la gente amichevole del Brasile a renderlo speciale, ma anche le sessioni di editing sono state momenti di confronto e di crescita sia come fotografo sia come essere umano. Momenti che ho davvero apprezzato e che rimarranno dentro di me per sempre. In realtà nell’istante in cui alcuni di noi abbiamo capito che un’ombra su un muro simulasse una persona di fronte è stato un momento di pura magia. Credetemi. Lo è stato! Jajaja

Ernesto è sempre solidale, gentile e sincero, e grazie a ciò, la sua guida fa si che il viaggio valga ogni centesimo. Ti fa puntare la tua attenzione dove deve essere, e ti fa dimenticare gli approcci più classici o meno interessanti della creazione fotografica. Per questo motivo devo sempre consigliare questi workshop e continuerò a tornare per continuare a imparare, per condividere e celebrare la vita.
Vale la pena ricordare che nell’ultima cena a Salvador abbiamo apprezzato il cibo molto speciale e delizioso preparato da uno chef italiano unico, un maestro di vita che gentilmente ci ha dato la migliore chiusura possibile per un simile viaggio. Non dimenticherò “La Lupa” di Salvador. Ne sono sicuro! Santiago Llobet

 



 

 

® Tamara Granovsky

 

Sono stata doppiamente fortuna di viaggiare in Brasile e di partecipare a un workshop di fotografia offerto da Ernesto Bazan. Lui afferma di essere un maestro severo, ma in realtà è un uomo rigoroso, competente, perspicace, e generoso che offre standard elevati ai suoi allievi; sa che ognuno di loro può raggiungere livelli maggiori nel momento in cui andranno via. Molto rapidamente è diventato chiaro che avremmo incominciato a vedere la fotografia in una nuova luce. Ernesto offre critiche costruttive enfatizzando forma e contenuto, e rilevando di evitare gli elementi di distrazione (il suo mantra), in modo tale che un elemento non prevarica un altro; non si tratta solo di stringere la composizione, o semplicemente di mostrare qualcosa, ma di aggiungere un elemento umano/emotivo alla fotografia, anche se una persona non sia visibile. Ognuno di noi ha lavorato per migliorare le nostre abilità fotografiche al di là dell’aspetto strettamente tecnico e siamo stati incoraggiati a sviluppare il nostro linguaggio fotografico e le proprie inclinazioni naturali. La cosa più importante è stata che ci ha sempre ricordato di fotografare quello che parla ai nostri cuori. Andare oltre la semplice registrazione e penetrare sotto lo strato esterno… scavare profondamente fino a trovare l’essenza. Tamar Granowsky

 


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